lunedì 5 luglio 2010

ULTRANOVECENTO: Dialogo tra Poesia e Arti Visive a Vastagamma


Ultranovecento.
Dialogo tra Poesia e Arti Visive a Pordenone.

Dal 10 al 25 luglio la Galleria Vastagamma di Pordenone ospiterà nove giovani poeti ed artisti provenienti da tutta Italia, con un padrino d'eccezione: il critico, poeta e pittore Gian Ruggero Manzoni. 

Pordenone tiene a battesimo Ultranovecento, "percorsi di ricerca oltre il secolo breve". Si aprirà il 10 luglio, alle 17,30 presso la Galleria Vastagamma di via del Molino, la prima di una serie di esposizioni che, nel corso del 2010, toccheranno le principali città del nord Italia. Si tratta di un progetto nato dall'incontro tra arte visiva e poesia e che presenta uno spaccato della nuova generazione di artisti italiani: Silvia Avallone, fresca vincitrice del Campiello opera prima e in corsa per lo Strega, Marco Baj, Daniela Barulli, Jacopo Casadei, Chiara De Luca, Matteo Fantuzzi, Martino Neri, Francesco Terzago e Simone Zanin, poeta pordenonese e ideatore di Ultranovecento.

Con il supporto di Regione, Provincia e Comune di Pordenone e con il sostegno e il patrocinio artistico della rivista d'arte e letteratura Ali e del suo fondatore, il critico, poeta e pittore Gian Ruggero Manzoni, Ultranovecento vuole dimostrare che l'arte, soprattutto tra i giovani, è in fermento e che non si ferma di fronte al momento di assenza di punti di riferimento che ha caratterizzato l'inizio del nuovo secolo ponendo una sfida al novecento con tutto il suo immenso carico di significati ed esperienze. Protagonisti quattro pittori e cinque poeti, generazione 1975-1986. 

L'esposizione Ultranovecento sarà aperta al pubblico dal 10 al 25 presso la galleria Vastagamma, dalle 17 alle 19 dal lunedì al venerdì e dalle 16 alle 19 il sabato e la domenica. «Ultranovecento è innanzitutto un progetto di ricerca. Artistica, culturale, di atteggiamento verso la realtà nelle sue possibilità di rappresentazione.» spiega Simone Zanin, trentenne poeta pordenonese, ideatore del progetto «Una ricerca di linguaggi, di significati e di segni che prende le mosse dall'eredità di un secolo, il novecento, che solo adesso possiamo pensare stia volgendo verso il termine. Un punto di partenza verso strade diverse che portino oltre il secolo breve.» 




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Ultranovecento - Percorsi di ricerca oltre il secolo breve
presentazione del progetto di Simone Zanin

Un progetto. Ultranovecento è un progetto di ricerca. Artistica, culturale, di atteggiamento verso la realtà nelle sue possibilità di rappresentazione. Una ricerca di linguaggi, di significati e di segni che prende le mosse dall'eredità di un secolo, il Novecento, che solo adesso possiamo pensare stia volgendo verso il termine. Quasi mai, infatti, i periodi culturali, le epoche artistiche e le visioni culturali hanno coinciso con le date convenzionali di termine di un secolo o di un millennio. E su questo non ha fatto eccezione il Novecento. Il 2000 non ha chiuso un'epoca, ha solo sancito un passaggio temporale da un punto di vista meramente calendariale. In realtà gli echi delle sperimentazioni dell'ultimo scorcio del XX secolo hanno proseguito per almeno la prima decade del nuovo millennio. Hanno consumato la loro spinta innovativa, hanno mostrato i confini delle possibilità artistiche novecentesche, hanno costituito le avanguardie per gli eserciti del futuro, esplorando nuovi territori semantici ed espressivi. In parallelo hanno ingenerato, e questo almeno a partire dagli anni novanta, un ritorno al "classico contemporaneo„, un'involuzione verso un'arte meno sperimentale, quanto pur sempre moderna, secondo un ciclo fisiologico che periodicamente si ripresenta al termine di un'epoca culturale. Spinte sempre più vigorose ed estreme verso un futuro che pare sempre più vicino di quella che è la sensibilità reale che deve accoglierlo e poi un riassestamento verso placidi e rassicuranti perimetri artistici e infine la sintesi, verso espressioni che partano dalla giusta miscela di questi due momenti apparentemente antitetici, per andare davvero oltre il secolo precedente.
Oggi siamo arrivati a questo punto, credo. Abbiamo visto le grandi correnti del Novecento, eterogenee e dissonanti, sia in letteratura, che nelle arti visive, abbiamo assistito alle sperimentazioni delle avanguardie degli anni sessanta, alle ricerche estreme degli ultimi trent'anni del secolo, ci sono state mostrate le possibilità, i limiti, le strade. Abbiamo visto nuovi canali e mezzi a supporto dei più svariati linguaggi artistici, anche per mezzo delle tecnologie, abbiamo visto le arti allontanarsi, anche in maniera incoerente, a volte, dal proprio terreno d'elezione, verso forme espressive che non sono proprie. E abbiamo visto rientrare i linguaggi verso quello che era stato il punto di partenza di queste sperimentazioni, abbiamo assistito a spinte "reazionarie„ alla ricerca di significati che sembravano perduti. Adesso è venuto il momento della sintesi, è arrivata l'ora della ricerca concreta e consapevole. È arrivato il momento di andare davvero oltre il Novecento, di cavalcarne l'eredità per spingersi sui terreni del nuovo secolo.
E in questo solco ideale si pone "Ultranovecento„.
Frutto dell'incontro tra arte visiva e poesia, il progetto "Ultranovecento„ vuole mostrare la nuova generazione di artisti che ha intrapreso un percorso. Ognuno a modo suo, secondo la propria sensibilità e formazione, nove artisti, cinque poeti e quattro artisti visivi, tutti nati dopo il terzo quarto del secolo, e alcuni addirittura poco più che ventenni, ma con alle spalle, comunque, esperienze artistiche di non secondaria importanza, pongono la sfida a  un secolo con parole diverse, tecniche diverse, alfabeti diversi, visioni diverse.
Ma "Ultranovecento„ è un progetto in evoluzione, non un momento statico. Per questo ogni esposizione ha una storia a sé, lungo i tanti luoghi della nostra storia. Per questo le opere non saranno sempre le stesse, ma seguiranno un'evoluzione, un mutamento, un percorso di ricerca nuovo. "Ultranovecento„ è un punto di partenza verso strade diverse che portino oltre il secolo breve.




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