venerdì 30 aprile 2010

Sebastiano Ricci. Il trionfo dell’invenzione nel Settecento veneziano


 

Civita Tre Venezie

 

 

 

 


Gentilissimi,

con la presente desideriamo segnalare l'esposizione , che si tiene sull'Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia,  fino all'11 luglio, Sebastiano Ricci. Il trionfo dell'invenzione nel Settecento veneziano

Questa iniziativa, promossa e organizzata da Fondazione Giorgio Cini e Regione del Veneto, si propone di celebrare il pittore bellunese, in occasione dei  trecentocinquant'anni dalla sua nascita (Belluno 1659-Venezia 1734), che fu geniale precursore del Rococò in Italia e nei più importanti centri europei, da Vienna a Londra, contribuendo a diffondere l'arte e la cultura veneta nel mondo.

 

L'esposizione, curata dall'Istituto di Storia dell'Arte della Fondazione Cini, diretto dal prof. Giuseppe Pavanello, riunisce un insieme di 'bozzetti' (dipinti, sculture, disegni) che illustrano come il pittore bellunese sia stato un geniale precursore del Rococò in Italia e nei più importanti centri europei, contribuendo a diffondere l'arte e la cultura veneta nel mondo.

L'esposizione dei capolavori di Ricci e di suoi contemporanei (tra gli altri: Tiepolo, Piazzetta, Pellegrini ma anche del suo 'omologo' in scultura, Giovanni Maria Morlaiter) rappresenta l'estro creativo del maestro e di tutto il secolo, che si compiace della libertà esecutiva della 'prima idea': disegni, bozzetti e modelli, che contengono il segno dell'invenzione, sorprendendo per ricchezza cromatica e audacia di pensiero, in un gioco, tutto settecentesco, tra piccolo e grande, nell'officina di un artista avvezzo alla decorazione di soffitti e cicli ad affresco.

Micro-dipinti e cieli in miniatura, da esplorare a sguardo ravvicinato, e, allo stesso tempo, opere d'arte pienamente autonome, capaci di condensare in pochi centimetri visioni come rivelazioni fulminee, tali da rendere quasi una replica la traduzione nel grande formato. Del valore del "bozzetto" Ricci ne è per primo consapevole, infatti, nella lettera scritta al conte Giacomo Tassi di Bergamo, suo mecenate, si legge, in riferimento al bozzetto per la pala bergamasca di Sant'Alessandro della Croce: "sappia di più, che questo piccolo è l'originale e la tavola d'altare è la copia".

 

Nel caso intendesse organizzare un visita segnaliamo le seguenti opportunità:

  • Mercoledì: gratuito per tutti i residenti della Regione del Veneto
  • Dal giovedì al lunedì: € 4,00 per gruppi di almeno 10 studenti con accompagnatore.


 

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